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Arnoga - Passo di Verva - Eita Valle d'Avedo - Passo di Dosdè
Partenza: Arnoga
Tappa intermedia: Rifugio Falck
Arrivo: Passo di Dosdè
Altitudine minima: 1.850 m
Altitudine massima: 2.824 m
Tempo di percorrenza: 8 h
Lunghezza del percorso: 20 km (andata/ritorno)
Difficoltà: EE
Peculiarità: percorso molto vario, con boschi di larici, pascoli, laghetti, cascate e pietraie.
Segnaletica: il percorso è segnalato orizzontalmente con bandierine rosse-bianche e
segnaletica verticale in legno e con cartellini in metallo della Comunità Montana.
Equipaggiamento: escursionismo in alta montagna. Se si vuole bivaccare alla Capanna Dosdè
è necessario attrezzarsi con sacco da bivacco e alimenti
Caratteristica del fondo: in parte strada carrozzabile a tratti cementata, a tratti sconnessa,
sentiero a fondo misto, battuto, ghiaioso e pietroso
Periodo consigliato: da giugno a ottobre
Punti di appoggio: rifugio con bivacco di emergenza Passo di Verva: Rifugio Falck, 2.005 m,
proprietà C.A.I. Dervio. Autogestione, 24 posti per pernottamento. Dal Passo di Verva, dopo 3 km
in direzione sud verso Eita; rifugio senza bivacco d'emergenza: Rifugio d'Eita, 1.703 m, di proprietà
dei cittadini di Grosio, è in gestione alla fabbriceria, cui bisogna rivolgersi per poterne usufruire:
0342 845047 per informazioni. Vi sono 15 posti per pernottamento, servizi e acqua corrente;
campeggio: La Pineta Isolaccia, via le Runi, 16: tel.: 0342 985365, fax: 0342 985365;
bivacchi: Bivacco Capanna Dosdè, 2.824 m, in muratura, proprietà del C.A.I. di Bormio, 12 posti in
cuccetta, aperto tutto l'anno. Non custodito
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Partendo dal tornante di Arnoga, 1.850 m (statale 301 del Foscagno), si imbocca la mulattiera
che costeggia la riva sinistra (idro) del torrente Viola sino al primo ponte. Qui si segue
la strada carrozzabile che si innesta da dx e che, attraversando il torrente, porta al Passo
Verva, 2.301 m. A quota 1.900, sulla sinistra, si nota la presa di captazione idrica che assorbe
le acque del torrente Rio di Verva. Dal passo si scende sino a 1.703 m, dove si trova il
pittoresco nucleo rurale di Eita, che domina la Val Grosina. È possibile, soprattutto nelle
domeniche di luglio e agosto ed in occasione di feste, trovare il Rifugio d'Eita aperto, ma è
sempre opportuno contattare i numeri indicati nella scheda per ottenere informazioni o
chiavi. Accanto al ricovero si trova la bella chiesetta alpina dedicata alla Madonna di
Lourdes. Si scende seguendo la carrozzabile fino a quota 1.680 m, dove un bivio segnalato
indica la stradina che si alza attraverso il bosco e che porta ai 1.821 m di Stabine, da dove
di scorgono le cascate del Rio Avedo, che dà il nome alla valle. Si raggiungono quindi, attraversando
un pianoro, le baite di Vermolera, a 1.927 m. Attraversato il ponte sul Rio Avedo
si segue la mulattiera che risale ripida la costa destra idrografica del torrente. A 2.050 m si
giunge a un ripiano con cascata e si oltrepassa il torrentello che scende dalla conca del
Lago Alpisella, salendo tra i due corsi d'acqua. In ultimo, si piega a destra, e seguendo una
gola si sbuca nell'ampio piano dei Laghi di Très, a 2.194 m. La vista qui è sulla parete sudest
della Cima Viola. Attraversato il ponte e le baite di Très, a quota 2.216 m, il sentiero
risale a destra (nord-ovest) su pietre e pascoli fino al dosso che domina il pianoro. Il sentiero
prosegue attraversando il torrente e prosegue a destra (salendo) e si inoltra in un vallone
che diventa più ripido prima di giungere alla conca pietrosa del Lago Negro, a 2.560
m. Da qui, un sentiero discontinuo contorna a sud e poi a ovest il bacino, sale poi con un
lungo giro verso nord-est sulle falde detritiche della parte sud della cima di Saoseo.
Lasciate a destra alcune pozze, si oltrepassa una caotica frana di massi; il sentiero riprende
in un tracciato più definito sulla destra e lo si segue fino a sbucare al Passo di Dosdè
(2.824 m), dove è ubicata l'omonima capanna.
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