Home
       
               
Credits Introduzione Informazioni e consigli Terminologia di montagna
 
La provincia
I percorsi
Cartine
Scheda paese
Valdidentro frazione Semogo

Altitudine: 1.450 m
Abitanti: 1.289 abitanti
Municipio: piazza IV Novembre 23038 ISOLACCIA VALDIDENTRO (SO). Tel.: 0342 921901 - 0342 921902 - 0342 921903, fax: 0342 921950 info@comune.valdidentro.so.it

DESCRIZIONE DEL PAESE
L'abitato si adagia lungo il costone che, dall'estremità nord occidentale di Isolaccia, si innalza in corrispondenza dell'incontro con la Valle del Foscagno, provenendo dalla sinistra idrografica, con la Val Viola. Il passato rurale ha ceduto il passo al turismo e a forme di imprenditoria sviluppatesi negli ultimi decenni anche a seguito del massiccio apporto economico provenuto da una considerevole emigrazione, anche del passato recente, soprattutto in Germania.

NOTIZIE STORICHE, CURIOSITÀ TRADIZIONI
Un'antica variante samòch potrebbe accreditare la derivazione dal celtico samos "estate", nel senso di "pascolo estivo", riportandosi ai tempi che precedono una colonizzazione permanente del territorio. In direzione della Val Viola si incontra Altoméira, che potrebbe derivare dal latino autumnaria "pascoli d'autunno". Nei primi secoli del millennio scorso l'economia di Semogo era basata su agricoltura, zootecnia e lavorazione del ferro, che veniva estratto in Val Vezzosa, e precisamente nella località ormai quasi dimenticata del "Mot dela Fereda" (fereda significa "miniera di ferro"). Il forno di Semogo è descritto nel 1272 in un antico repertorio di documenti, e percorrendo l'Al (anticamente detta Val di Semogo) sono ancora visibili, anche se trasformati e destinati ad altri usi, edifici che si sviluppano molto in altezza e che furono probabilmente opifici per la trasformazione della ghisa in ferro malleabile. L'antico forno fu abbandonato dopo che si costruirono gli altiforni nella Valle di Livigno, nel 1332. Al 1328 risalgono le prime notizie relative alle origini della Chiesa Parrocchiale di Sant'Abbondio di Semogo. Nel 1624 divenne parrocchia autonoma; fino ad allora dipendeva dall'arciprete di Bormio, che delegava come responsabile della chiesa il curato di San Martino di Pedenosso. Da ricordare la venerazione per i "Santi del sole"; si tratta delle reliquie dei martiri Modesto, Paziente, Celestino e Urbana, invocati in passato e portati in processione per contrastare il perdurare del maltempo.

DA VEDERE
Chiesa Parrocchiale di Sant'Abbondio. Recentemente restaurata, le sue prime notizie risalgono al 1328. Arredi e ornamenti sono risalenti al XVII secolo, e arredano tuttora la chiesa, in particolare due ancone custodite negli altari laterali: una, attribuita a Giovan Battista Scher, risale al 1724 e raffigura la Vergine del Rosario; al 1765 risale l'ancona indorata realizzata da Mathias Peder e raffigurante la Vergine del Buon Consiglio. L'altare ligneo è riccamente definito da due colonnine tortili, e ai lati sono poste le statue di Sant'Antonio Abate e di San Luigi Gonzaga. L'originale campanile a bulbo fu demolito a seguito dell'ampliamento del 1930; questo ha dato origine alla leggenda della sua sparizione ad opera del diavolo. Chiesa di San Carlo. Si può visitare nell'omonimoa frazione: è cointitolata a San Rocco e San Sebastiano. Eretta tra il 1636 e il 1660 a seguito di un voto per contrastare l'epidemia di peste del '600. L'esterno della chiesa è semplice, e il campanile con cupola ottagonale conferisce all'edificio un carattere baroccheggiante. La struttura è a navata unica, e l'elemento di maggior pregio è la grande ancona lignea che domina l'altare maggiore. Da segnalare il Centro Italiano Sleddog Husky Village ad Arnoga: www.huskyvillage.it.

MERCATI, FESTE O APPUNTAMENTI PARTICOLARI
Durante il periodo estivo e nei periodi festivi sono programmate feste popolari, gare sportive e manifestazioni di intrattenimento. Informazioni presso Proloco.

PER UN PICNIC NEL VERDE
Da Arnoga, 1.850 m, si stacca dalla statale 301 del Foscagno (sulla destra in direzione verso Livigno, all'altezza del Centro Italiano Sleddog Husky Village) una strada asfaltata (decauville) che costeggia, senza sensibile variazione di quota, il fianco sud del Monte Foscagno, e attraversando la Valle di Foscagno, il torrente Cadangola e il versante sud delle Cime di Plator, raggiunge l'ultimo tornante della strada che porta alle Torri di Fraele. Si tratta di una passeggiata senza alcuna difficoltà tecnica ma, se svolta interamente, è lunga 5 km. La prima parte si snoda in un bosco di larici; gli alberi si diradano e lasciano il posto a prati. Il panorama è a balcone sulla Valdidentro.

NUMERI ED INDIRIZZI UTILI
Sede C.A.I.: sottosezione di Valdidentro: cai@valdidentro.it www.cai.valdidentro.it.
Guardia medica: assistenza medico turistica Isolaccia - ex scuole elementari, martedi e giovedi dalle 14.30 alle 15.30:
0342 985373.
Primo intervento: Bormio via Agoi, 8 (nuova struttura): 0342 909135.
Ospedali e pronto soccorso: primo soccorso sanitario: 118. Ospedale E. Morelli Azienda Ospedaliera Sondalo via Zubiani,
33: 0342 808111; Pronto soccorso via Agoi, 8: 0342-909111. Soccorso alpino e guide alpine: vedere scheda paese Bormio.
Farmacia: dottoressa Caspani via Nazionale, 46/a Isolaccia Valdidentro: 0342 985100.
Posta: via Cima Piazzi, 30: 0342 927111.
Carabinieri: stazione di Bormio via Milano, 79: 0342 903700.
Guardia forestale: Corpo Forestale dello Stato comando stazione di Valdidentro piazza IV novembre Isolaccia: 0342 985634.
Proloco: via Nazionale, 18 23038 Isolaccia Valdidentro: tel.: 0342 985331, fax:0342 921140 www.valdidentro.net proloco@valdidentro.net.
Consorzio Turistico Valdidentro: Isolaccia via Nazionale, 18 23038 Valdidentro (So). Tel.: 0342 986123, fax: 0342 986605 consorzio@valdidentro.net.
Parchi ed aree protette: Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio via Roma, 26 23032 Bormio (So). Tel.: 0342 910100,
fax: 0342 919063 www.stelviopark.it info@stelviopark.it.
Trasporti: www.busperego.com; Perego Automobilistica: 0342 905090; chiamata taxi: 0342 910163.
Stazione Ferrovie dello Stato: 0342 701314 www.regione.lombardia.it/trasport.htm.

Copyright © Regione Lombardia 2006 - Club Alpino Italiano