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Branca - Pizzini - Forni
Partenza: Rifugio Forni
Tappa intermedia: Rifugio Pizzini
Arrivo: Rifugio Branca, Rifugio Forni (percorso
ad anello)
Altitudine minima: 2 178 m
Altitudine massima: 2.700 m
Tempo di percorrenza: 4 h
Lunghezza del percorso: 10 km
Difficoltà: E
Peculiarità: il percorso si snoda tra la Val
Cedec e l'Alta Valle dei Forni, tipiche vallate
alpine di formazione glaciale. La vegetazione
predominante è caratterizzata da pascoli magri, intervallati da detriti morenici.
Particolare rilievo assume la cembreta, situata nel punto di confluenza tra le due vallate.
Il sentiero proposto, oltre a offrire punti panoramici sul ghiacciaio dei Forni, uno tra i più
vasti d'Italia, consente di avvistare i grandi ungulati e le numerosissime marmotte.
Segnaletica: segnaletica verticale su pannelli di legno del Parco Nazionale dello Stelvio.
Caratteristica del fondo: il sentiero è interamente sterrato
Periodo consigliato: da giugno a ottobre
Punti di appoggio: ristori e rifugi: Rifugio Albergo Ghiacciaio dei Forni: 0342 935365; Rifugio
Branca: 0342 935501; Rifugio Pizzini: 0342 935513
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Dal Rifugio Forni, in Alta Valfurva, si procede lungo la strada carrozzabile (segnavia C.A.I.
n. 28B) in direzione della Val Cedec. Dopo un paio di svolte si imbocca il sentiero n. 27
del Parco dello Stelvio, che si snoda tra gli ultimi cembri. Giunti ad un incrocio, si abbandona
sulla sinistra il sentiero numerato (che porta verso la cima del Monte Ables e il Lago
della Manzina) per seguire le indicazioni del Rifugio Pizzini e delle rovine della caserma. Il
percorso continua tra i pascoli d'alta quota, per raccordarsi alla carrozzabile sterrata n. 28
poco prima del Rifugio Pizzini (2.700 m). Da qui si riprende il cammino verso sud-est,
attraversando il torrente Cedec e spostandosi sul versante orografico sinistro. Seguendo il
sentiero n. 28C del Parco dello Stelvo si raggiunge il grande anfiteatro che ospita il ghiacciaio
dei Forni e ci si spinge fino al Rifugio Branca, dove ha inizio la carrozzabile sterrata n.
28. Dapprima si incontra il bivio per il sentiero glaciologico del ceneraio, poi una deviazione
per il Rifugio Pizzini. Superato l'impetuoso torrente Cedec si raggiunge nuovamente
il Rifugio Forni.
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